Il veterofemminismo all’attacco delle donne transgender

Sull’edizione online de “La Repubblica” trovo questo articolo di una femminista, Elinor Burkett, che attacca pubblicamente Caitlyn Jenner, donna transgender, ex campione olimpico di decathlon, che ha rilasciato un intervista per Vanity Fair dopo il suo coming out.

Donne e uomini hanno lo stesso cervello? Il dibattito che divide femministe e transgender

Niente di nuovo sotto il sole!

Il solito attacco rivolto alle donne transgender da parte di un femminismo vecchio, anacronistico e cronicamente incapace di rendere le proprie istanze universali e condivise.
Secondo Elinor Burkett non è uno smalto a fare una donna.
Io aggiungerei che non lo sono nemmeno una coppia di cromosomi o l’ovulazione, e che anche in assenza di questi si viene discriminate e marginalizzate in quanto donne, e non solo. Anche in quanto transgender che osano mettere in discussione un maschile assegnato per esprimere un femminile conquistato pagando spesso un prezzo altissimo in termini sociali.
Siamo l’antitesi di patriarcato e fallocentrismo, e nemmeno l’abbiamo scelto, perché l’identità di genere certo non si sceglie.
Non saranno queste vecchie femministe, veri tromboni sfiatati, a mettere in discussione tutto questo. Che cambino i loro bersagli, perché il vero nemico non sono certo le trans.

#‎StopTransfobia‬
‪#‎StopTransphobia‬

25 giugno a Milano: “Le persone trans* si raccontano”

LE PERSONE TRANS* SI RACCONTANO.
VARIABILITA’ DI GENERE, CULTURA E AUTOCOSCIENZA.

Giovedì 25 Giugno ore 18:00

Presso la Casa dei diritti di Milano – Via Edmondo De Amicis 10, 20123 Milano

Evento organizzato dal Circolo Harvey Milk Milano per Milano Pride (Sito web: www.milanopride.it, Pagina Facebook: https://www.facebook.com/milanopride?fref=ts)

Il tema è quello del racconto.
Come noi, in quanto persone T*, abbiamo deciso di portare il nostro vissuto nel mondo? Perchè per noi è importante raccontarci (utilizzando libri, articoli, blog, testimonianze dirette come quella dei “libri parlanti”)? Quanto il lavoro di autocoscienza cambia il nostro racconto? Quanto il racconto contribuisce all’elaborazione di una subcultura in grado di sovvertire gli stereotipi ricevuti? Seguirà una riflessione sui gruppi di auto mutuo aiuto dedicati all’identità di genere organizzati presso il Circolo “Harvey Milk” di Milano.
Interverranno: Nathan Bonnì, Monica Romano, Laura Caruso, Massimo d’Aquino, Daniele Brattoli