La mia partecipazione al talk per il linguaggio inclusivo di Vodafone

Come sapete, fra le mie attività c’è anche quella di formatrice aziendale sul diversity management, lavoro che è andato a consolidarsi e a intensificarsi dopo il conseguimento del Master in Diversity Management e Gender Equality della Fondazione Giacomo Brodolini.
Il 17 maggioGiornata per il contrasto dell’omofobia, transfobia, lesbofobia e bifobia – sono stata lieta di partecipare a un importantissimo talk per il del network interno di Vodafone.
Negli anni Vodafone si è dotata di un Inclusion commitment per l’uguaglianza che ha già visto la partecipazione di rappresentanti d’eccellenza come Franco Grillini.
Come dico molto spesso, le aziende del terziario avanzato sono ormai una potente locomotiva per il cambiamento culturale che auspichiamo e per cui da anni ci battiamo, e poter portare all’interno di questi contesti organizzativi lo sguardo e la cultura delle minoranze sessuali e di genere è una straordinaria opportunità.

Sosteniamo il disegno di legge Zan

Ci vediamo mercoledì alle 19 in diretta streaming sulla pagina di Pierfrancesco Majorino per parlare della manifestazione del 10 ottobre a Milano a sostegno del disegno di legge Zan contro la violenza e le discriminazioni per genere, orientamento sessuale e identità di genere. Con Alessandro Zan, Diana de Marchi,  Luca Paladini e Daniele Nahum.

VIDEO DELL’INCONTRO

 

Preso l’assassino di Emanuela De Cassia

Hanno preso l’assassino di Manuela De Cassia.
Un bancario “sposato” e che viveva una vita “normale”, hanno tenuto subito a precisare i giornali, mentre nel modo più squallido pubblicano informazioni discordanti sull’effettivo numero di coltellate che hanno portato la donna alla morte.
Gli organi di informazione non hanno esitato a rendere pubbliche le generalità di Manuela, rivelando il suo nome anagrafico e altre informazioni legate al suo lavoro e alla sua vita, incluso il fatto che vivesse con “regolare contratto di affitto” (e allora?).
Ancora una volta non è lui ad essere finito sotto i potenti e deformanti riflettori dell’informazione – lui che è un assassino accusato di omicidio e strage di cui si tutela il diritto alla privacy – ma lei.
E se è vero che molte testate hanno appellato Manuela al femminile concedendo un “la transessuale”, siamo ancora lontani ANNI LUCE dal rispetto e dal cordoglio che si dovrebbero a una donna ammazzata in quel modo!
Resta soltanto tanta rabbia e commozione nel guardare le fotografie di Manuela pensando alla vita che avrebbe potuto vivere in un mondo diverso.
Resta soltanto il momento della veglia, quello in cui onoreremo la memoria de* nostr* mort* al prossimo #transgender #day #of #remembrance.