Ad un anno dalla legge sulle unioni civili, tanta è ancora la strada ancora da fare

A un anno dall’approvazione della legge che – con grande ritardo rispetto al resto d’Europa – ha regolamentato le unioni civili fra persone dello stesso sesso, il bilancio sul fronte del riconoscimento dei diritti LGBT in Italia risulta essere ancora molto carente.

Il 17 maggio ricorrerà la Giornata Internazionale contro omofobia, transfobia e bifobia, e peserà dover ancora una volta denunciare – come avviene da ormai da molti, troppi anni ! – la mancanza di una legge contro l’omotransfobia, in questo nostro paese dove le violenze rivolte a persone gay, lesbiche e transgender sono ancora una realtà attualissima e drammatica.

Amiamo pensare e dire ad alta voce – senza mai stancarci – che la tutela delle minoranze rappresenta la cartina di tornasole della civiltà di una democrazia: l’Italia potrà dirsi un paese civile quando il nostro ordinamento prevederà specifiche tutele per chi oggi è più esposto a discriminazione, odio e violenza.

Monica Romano per “Sinistra x Milano”

Corte di Appello di Milano: sono trascrivibili integralmente i certificati di nascita di due gemelli nati negli Stati Uniti attraverso la “gestazione per altri”

Il decreto della Corte di Appello rappresenta un passo importante nella battaglia per il pieno riconoscimento delle famiglie arcobaleno.
Va infatti ricordato che la legge 76 del 20 maggio 2016 che regolamenta le unioni civili – o legge #Cirinnà – non riconoscendo il diritto alla genitorialità delle persone #LGBTI, non ha ancora risolto quel vuoto normativo che incide in modo sostanziale sulla vita di tante famiglie.
La magistratura tenta così di sanare questa carenza tutelando e anteponendo l’interesse dei due bambini, nati da maternità surrogata negli Stati Uniti, a presunte ragioni di ordine pubblico, appellandosi alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e disponendo la trascrizione integrale nel registro degli atti di nascita dei loro certificati.
Non è la prima volta che la magistratura si dimostra avanguardia nell’avanzamento dei diritti civili in Italia, andando oltre i limiti di una politica sorda alle richieste di migliaia di famiglie che chiedono riconoscimento e tutela. SinistraxMilano non può che sostenere e incoraggiare tale avanzamento, in attesa di una legge che riconosca il matrimonio egualitario e l’uguaglianza formale e sostanziale di tutte le famiglie.

Monica Romano per “Sinistra x Milano”

Matrimonio egualitario, senza se e senza ma!

Come popolo LGBT non possiamo accettare una legge sulle unioni civili che escluda la possibilità di adottare.
Capisco la fame di diritti ma, avallando una legge del genere, introdurremmo nel nostro ordinamento l’idea che noi siamo gente dalla quale i bambini andrebbero protetti, persone malate, deviate, moralmente inferiori.
Un vero e proprio apartheid, e non c’è “politica dei piccoli passi” che tenga!
Lasciamo ai partiti quesra vergognosa mediazione sulla nostra pelle, che la Storia giudicherà.
Noi attivisti facciamo invece il nostro lavoro, rivendicando il matrimonio egualitario e l’adozione, senza se e senza ma.
‪#‎matrimonioegualitario