Sulla discussione del DDL Cirinnà

Come voi sto a vedere e incrocio le dita, sperando che la Cirinnà passi, ovviamente con la stepchild, e questo solo perchè cambierebbe in meglio la vita di tante famiglie da qui a qualche mese (e le vite delle persone vengono prima di tutto).
In piena bagarre però una cosa ci tengo a dirla: per prenderci gli insulti da cattodem e leghisti alle soglie dell’analfabetismo nonchè il tradimento pentastellato (mai votati e mai lo voterò), tanto valeva battersi per il ‪#‎MatrimonioEgualitario‬ e non accettare compromessi al ribasso.
Se la Cirinnà non dovesse passare, facciamola finita con le “leggiucchie” (Cit. Cristina Gramolini) e la politica dei piccoli passi, una volta per tutte, e dialoghiamo con i partiti solo se disposti a lavorare alla PIENA (anche le adozioni, sì) eguaglianza formale e sostanziale dei cittadini LGBT.
PS Usando il “noi”, mi riferisco al movimento LGBTI italiano. Che in alcun modo dovrebbe essere condizionato e colonizzato da logiche e interessi di partito, IMHO.

Svegliati Italia!

Sabato 23 gennaio 2016 si è svolta una manifestazione nazionale di importanza storica per il movimento LGBTI italiano.

Le associazioni LGBT hanno mobilitato circa cento piazze italiane nello stesso giorno per inviare al Parlamento, dove si discute l’approvazione del DDL Cirinnà, un messaggio importante: è l’ora dei diritti!

In Piazza della Scala a Milano eravamo tantissimi per un’indimenticabile giornata di mobilitazione.

 

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Video della manifestazione a cura di Bugatty Channel