Amiche di salvataggio

Fa una certa impressione rivedersi negli occhi di qualcuno che ha cognizione della te di trent’anni fa.
Non puoi barare o dissimulare, chi hai davanti sa da dove sei partita, chi hai deciso di diventare e, soprattutto, come ci sei arrivata. Conosce cadute, sbandate, deviazioni e bonariamente te le ricorda. Conosce le tue vittorie e ti invita a tenerne conto quando vede un’ombra nei tuoi occhi. Ti riporta per mano alla realtà nuda e cruda dei tuoi passi e la trasforma in una storia grazie al potere del tempo e della prospettiva, rendendoti spettatrice di te.
Si congeda con una risata, lasciandoti rinfrancata e più vicina al senso di questa vita.
Restano più cognizione, consapevolezza e un vago senso di nostalgia ad accompagnarti verso la notte.
Credo che questo sia ciò che si può chiamare “amicizia”.
Sorrido e ripenso con dolcezza infinita a quelle due ragazzine inseparabili negli anni ’90, vorrei poter dire loro che non si perderanno.