Diritti civili e legge Zan contro l’omotransfobia su Rete 4

Ancora su Rete4 l'altra sera, ospite di Controcorrente e di @veronicagentili - che ringrazio per l'invito - abbiamo parlato di
omotransfobia, diritti civili e legge Zan.
Ammetto che col direttore di Libero stavo per perdere la mia ormai proverbiale calma, ma ho finalmente potuto dire a voce alta che le scene che si sono viste in Senato quando il ddlzan è stato affossato sono una vergogna per l’Italia.
Potete vedere la puntata al link (mio intervento a partire dal minuto 2:18): https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/controcorrente/mercoledi-17-agosto-2130_F311547501003301

Persone transgender e diritto al lavoro su Rete 4

, un tema molto importante di cui ho avuto modo di parlare mercoledì scorso su Rete 4, ospite della trasmissione Controcorrente condotta da Veronica Gentili.
Ringrazio Veronica e gli autori della trasmissione per aver deciso di dare spazio e di dedicare più di una puntata a un argomento spesso trascurato a livello mediatico.
Potete vedere il mio intervento al link della puntata (a partire dal minuto 2:10): https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/controcorrente/mercoledi-3-agosto-2130_F311547501003101

Milano ha approvato il primo “Registro di Genere” in Italia per le persone transgender

https://www.youtube.com/watch?v=bYKjc7vOJ1g

 

Sono felice e orgogliosa di poter annunciare una vittoria storica: il Consiglio Comunale ha approvato la mia mozione per l’istituzione di un Registro per il riconoscimento del genere di elezione per le persone transgender, gender non-conforming e non binarie.

Il Registro consentirà ai cittadini transgender milanesi di avere i documenti di riconoscimento di competenza del Comune (abbonamento ATM, tessere delle biblioteche, badge e documenti di riconoscimento aziendali per i dipendenti del Comune di Milano e delle aziende partecipate) con il nome da loro scelto e non più il nome anagrafico.

La mozione approvata prevede inoltre misure per rendere effettivo il diritto di voto delle persone transgender che – a causa del problema dei seggi elettorali suddivisi in base al sesso – spesso disertano le urne per evitare situazioni di imbarazzo. D’ora in poi, per ottenere i documenti con il nome scelto, per i cittadini transgender sarà quindi sufficiente fare una dichiarazione davanti a un ufficiale di stato civile.

In attesa di una nuova legge nazionale che riconosca il diritto all’identità di genere e all’autodeterminazione delle persone transgender – la legge attualmente in vigore è ormai di 40 anni fa e del tutto inadeguata – l’approvazione di questo registro è un traguardo molto importante. Oggi le persone transgender devono affrontare percorsi che possono durare anche anni, frustranti quanto costose perizie psichiatriche e mediche, passaggi da avvocati e tribunali che allungano i tempi e costano migliaia di euro – prima di vedere riconosciuto un diritto che dovrebbe essere dovuto e soltanto validato dalle istituzioni.

Tutto questo avviene in contrasto con gli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che – ormai quattro anni fa – ha stabilito che essere transgender non è una malattia psichiatrica.

Come il Registro delle Unioni Civili approvato a Milano nel 2012 anticipò il riconoscimento delle coppie omosessuali, oggi il Registro di Genere sarà avanguardia per il riconoscimento della cittadinanza delle persone transgender.

 

LGBT History Month – Aprile, mese della storia LGBT+

Sono intervenuta in Consiglio comunale perché oggi, 5 aprile, ricorre il cinquantenario di una manifestazione molto importante per il movimento LGBT+.
Il 5 aprile del 1972 ebbe luogo la prima manifestazione gay e lesbica italiana.
40 persone – fra cui Mario Mieli, figura di rilievo nella nostra storia e fra i massimi teorici del movimento omosessuale italiano – si presentarono a un Congresso Internazionale di Sessuologia di ispirazione cattolica che considerava l’omosessualità una malattia mentale e che si proponeva di curarla.
Associazioni e gruppi – fra cui il Gay Liberation Front – arrivarono a Sanremo da tutta Europa per protestare contro gli psichiatri e la medicalizzazione, gridando lo slogan:
«, ».
L’intervento si conclude con la citazione di un passaggio del libro ANTOLOGAIA, di Porpora Marcasciano.
Buon Pride History Month a tuttə!

Una questione di civilità

Ecco la registrazione per chi si fosse perso l’evento dedicato al DDL Zan “Una questione di civilità” con Monica Cirinnà, Angelo Schillaci e la sottoscritta. Il dibattito è stato organizzato da Michela Cardinale, PD ROMA 2 e Giovani Democratici Roma 2. Fra le questioni dibattute anche il tema caldo delle critiche all’ identità di genere nel testo del disegno di legge.

Ascolterete un confronto fra diversi punti di vista, ma ciò che in questo momento va detto è che il Partito Democratico – a differenza di altri partiti – ha una posizione chiara e una linea sul DDL Zan, espressa anche da Enrico Letta: il testo deve arrrivare alla discussione in aula così com’è perché sui diritti non si gioca al ribasso.

Qui il video: https://www.facebook.com/pdroma2/videos/487037932487420