Nell’ambito delle risorse umane e della ricerca del lavoro, gli Applicant Tracking System (ATS) sono delle applicazioni per il tracciamento delle candidature che aiutano i recruiter nel lavoro di screening dei curricula. Gli ATS vanno a individuare le parole chiave e le espressioni presenti nei curricula, per poi “matchare” tali parole a quelle che noi recruiter utilizziamo per le nostre ricerche di personale.
Lato candidati
Dal punto di vista dei candidati, la presenza di questi strumenti non deve indurre infondati timori: un curriculum ben scritto, completo e in linea con le indicazioni che noi selezionatori forniamo “supera” tranquillamente gli ATS. Diffidate di chi vi dice che sarebbero necessari caratteri, font, formati o ricette particolari, soprattutto se lo fa a pagamento. Mettete cura e impegno nel redarre il vostro CV e la vostra lettera di presentazione, siate precisi e meticolosi, studiate l’azienda e gestite al meglio il colloquio di lavoro. Sono ancora queste le cose giuste da fare per trovare lavoro, anche nell’era digitale!
Lato azienda
Dal punto di vista dell’azienda, questi strumenti possono portare a un notevole risparmio di tempo nel lavoro di ricerca e selezione. Ce ne ha parlato nel dettaglio Gabriele Molteni, CEO di Arca24, nell’ambito del Master in Risorse Umane di Bianco Lavoro Academy, sottolineando anche quanto per un’azienda sia importante la governance del capitale umano, chiave del successo di ogni organizzazione.
Altro aspetto strategicamente rilevante è quello della talent acquisition: in che modo ricerchiamo quelle che un domani potrebbero essere delle figure chiave nella nostra organizzazione? Con quale criterio e strumenti? Quel che è certo è che il futuro sarà dominato da questi strumenti tecnologici, non soltanto gli Applicant Tracking System, ma anche gli Applicant Ranking System (ARS), quindi tanto vale tenerci pronti e imparare a familiarizzarci!
Lato recruiter
Molti recruiter si chiedono se gli ATS – veri e propri sistemi di intelligenza artificiale – finiranno col… rubarci il lavoro! Secondo Molteni queste sarebbero – fortunatamente per noi – paure infondate perché ci sarà sempre spazio per l’intelligenza umana e, aggiungo io, per il cuore e la passione che nel nostro lavoro mettiamo ogni giorno.