Uso (e abuso) della parola “attivista”

L’arresto di Ljubov Sobol, attivista dell’opposizione, a Mosca: 1500 persone piazza a Mosca per una nuova protesta contro la decisione della commissione elettorale di escludere dalle prossime elezioni comunali i candidati indipendenti. 

Un pensierino su una parola che sentiamo spesso: attivista.

Lo posso dire? Negli ultimi anni si è un tantino inflazionata.
Oggi sembra che chiunque partecipi a qualche corteo o salga accidentalmente su un palchetto possa fregiarsi di questa bellissima parola: “sono attivista”, “faccio attivismo”.

Credo che la dignità del termine e dell’attività a cui si riferisce vada un pochino difesa.
Non mi si fraintenda e non temete – non è un distopico “albo degli attivisti” quello che desidero – ma certo sarei felice se l’aderenza fra ciò che si è nella realtà e ciò che si dichiara di essere tornasse ad essere una pratica condivisa e fondante di senso, anche politico, nei vari movimenti.

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