“Trans. Storie di ragazze XY” – Un sentito ringraziamento

A dieci mesi dalla pubblicazione del mio memoir Trans. Storie di ragazze XY, arrivano ancora proposte per l’organizzazione di presentazioni in diverse città.
Undici le presentazioni fatte fino ad adesso: quattro nella mia Milano, poi a Livorno, a Torino, a Bologna, a Pavia, a Brescia, a Palermo, a Roma.
Quattro le presentazioni ad oggi in calendario: due ancora a Milano (entrambe a novembre), poi a Novara e a Trento.
Che posso dirvi? Che tutto questo interesse e richieste mai me le sarei aspettati, considerando che la tematica è decisamente di nicchia, non mainstream, se non apertamente osteggiata in molti ambienti.
Sono felice, perchè questi feedback non solo mi danno la conferma che il bellissimo ma faticoso lavoro dell’elaborazione scritta abbia un senso e un’utilità reali, ma mi rincuorano anche del fatto che le cose stiano cambiando e continueranno a cambiare.
Un affettuoso e sentitissimo ringraziamento a tutt* coloro che in questo mio piccolo lavoro hanno creduto: a chi ha organizzato presentazioni, a chi l’ha recensito, a chi mi ha aiutato a farlo conoscere ai media, a chi l’ha consigliato agli amici, ai tanti che mi hanno scritto per condividere stati d’animo e impressioni, a chi mi ha consigliato, a chi semplicemente ha deciso di acquistare il libro e leggerlo, a chi mi sta incoraggiando a continuare a scrivere e pubblicare.
Ringrazio anche chi in questi mesi si è divertito a mandarmi epiteti poco gradevoli nella posta privata, insulti, qualche malaugurio, commenti nella sezione riservata sotto ai miei video, spingendosi ad utilizzare parole forti come “mostruosità”.
Ringrazio persino quel signore, che sembrerebbe essere vicino al mondo dell’associazionismo cattolico, qualcuno lo ricorderà, che è venuto a una mia presentazione milanese per dirmi, davanti a tante altre persone, che no, che anche se il mio libro si intitola “Storie di ragazze XY”, io non sono e non sarò mai una ragazza.
Queste persone non sanno e non sono coscienti di quanto in realtà ci stiano aiutando. E vanno certo ringraziate, perchè attaccando e offendendo, lungi dall’indebolirci, ci rendono sempre più forti e determinate a cambiare le cose.
Grazie a voi dunque, e avanti tutta!