
Il 28 giugno, in occasione del Milano Pride, salirò sul palco per parlare di un risultato concreto ottenuto grazie al mio lavoro in Consiglio comunale: l’introduzione del nome alias per i dipendenti del Comune di Milano e l’estensione dell’abbonamento ATM con il nome di elezione per le persone transgender.
Queste due misure sono oggi realtà grazie a una mia mozione, approvata dal Consiglio comunale nel 2022, nata dall’ascolto di cittadine e cittadini transgender e da anni di confronto sui temi dell’identità di genere e della dignità delle persone transgender.
Nel testo, ho chiesto con chiarezza che il Comune si attivasse per:
- consentire ai propri dipendenti transgender di utilizzare un nome di elezione in tutti i contesti interni e informali, prima della rettifica anagrafica;
- promuovere l’attivazione di abbonamenti ai mezzi pubblici ATM con nome alias, garantendo riservatezza e rispetto della persona.

Non si è trattato di un gesto simbolico, ma di un provvedimento concreto, con ricadute reali sulla vita quotidiana di molte persone.
Il diritto a essere chiamati con il proprio nome non è un dettaglio: è riconoscimento, è dignità , è inclusione.
Queste misure — oggi pienamente operative — rappresentano un segnale importante: Milano riconosce l’identità di genere dei suoi cittadini, senza discriminazioni, e lo fa con strumenti amministrativi concreti.
Il Comune ha anche promosso l’attivazione degli abbonamenti ATM con nome alias, garantendo riservatezza e rispetto della persona.
Questa possibilità è oggi attiva e pubblicamente descritta sia sul sito del Comune di Milano, sia sul sito di ATM:
🔗 Comune di Milano – Identità alias anche per l’abbonamento ATM
🔗 ATM – Tessera con nome di elezione per persone transgender
Sono orgogliosa di aver promosso e difeso questa mozione con determinazione. In un contesto politico in cui troppo spesso le istanze delle persone transgender vengono ignorate o ridotte a bandiere identitarie, ho scelto di lavorare con metodo, visione e competenza per portare risultati tangibili.
📜 Estratto della mozione approvata dal Consiglio comunale
Il testo della mia mozione, approvata dal Consiglio comunale di Milano nel 2022, parte da un principio fondamentale: il riconoscimento del diritto all’identità di genere come espressione del diritto all’identità personale.
Nel documento si chiede al Comune:
- di istituire un Registro per il riconoscimento del genere di elezione per le persone transgender;
- di attivare il nome alias nei contesti lavorativi del Comune (come badge, mail, piattaforme digitali);
- di consentire abbonamenti ATM con nome di elezione;
- di favorire il diritto di voto anche in presenza di discrepanze tra identità percepita e documenti anagrafici;
- di introdurre un sistema riservato di atti notori per rendere possibile questo riconoscimento senza attendere la rettifica anagrafica.
La mozione richiama risoluzioni europee, sentenze della Corte Costituzionale, dati dell’ISS e l’ICD-11, e denuncia la discrepanza tra identità vissuta e documenti come causa di discriminazione, esclusione e minoranze stressate.
👉 Se desideri leggere il testo integrale della mozione, puoi farlo qui:
🌈Ci vediamo al Milano Pride!
Il mio impegno per i diritti civili non nasce oggi: è iniziato nel 1998 nei movimenti e oggi continua nelle istituzioni, con lo stesso spirito di giustizia e rispetto che mi ha guidata fin dall’inizio.
Il Milano Pride è una festa, ma è anche un presidio democratico.
Ed è dal palco del Pride che racconterò questo percorso fatto di ascolto, scrittura politica e decisioni istituzionali.
Un percorso che rivendico con orgoglio e che continuerò a costruire, insieme a chi crede in una città più libera, più equa, più umana.