“La piccola principe”

Ho appena terminato la lettura de “La piccola principe” di Daniela Danna, che affronta il tema delle persone transgenere #FtM adolescenti in modo, a mio parere, alquanto parziale e strumentale.
I percorsi di transizione degli adolescenti sono infatti usati come grimardello per scardinare l’impianto teorico che legittima la stessa esistenza delle persone T sul piano giuridico, scientifico, sociale: ad essere messa in discussione è, infatti, l’esistenza stessa dell’#identità di #genere.
Danna riporta in auge l’errata identificazione del fenomeno della #variabilità di #genere con quello dell’omosessualità, riconoscendo nella misoginia interiorizzata la causa dei percorsi di transizione e autodeterminazione FTM.
Danna ritorna – ignorando volutamente decenni di studi e letteratura scientifica che avvalorano la tesi che la variabilità di genere non rientra nel novero delle patologie mentali ma, semmai, delle variazioni naturali della concezione comune e binaria dei generi – sulla “questione delle cause”, mettendo ancora una volta all’angolo l’autodeterminazione delle persone transgenere.

Il dibattito e il confronto sul delicatissimo tema degli adolescenti transgenere necessitano di competenze trasversali (mediche, giuridiche, sociali, culturali, politiche), esperienza diretta e documentata con il fenomeno e le persone a cui ci riferiamo, onestà intellettuale e assenza di posizionamenti ideologici e strumentali, non di verità calate dall’alto e selezioni capziose di dati e ricerche.

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